Regali che diventano pensieri
Da quando la mia passione per il cucito ha varcato i confini della porta di casa, molte sono le persone che mi regalano tessuti, nastri e fili colorati: materiali che mi diverto ad assemblare insieme.
L’aspetto divertente è che mentre cucio questi vestitini dedico i miei pensieri a chi mi ha regalato i tessuti e siccome sono al massimo della distensione e della creatività, metto in circolazione energie positive rivolte alle persone alle quali questi vestiti sono destinati: ottimo esempio di circolo virtuoso!
Sembrerà strano ma durante un mio soggiorno in ospedale ho passato i miei lunghi pomeriggi ad imbastire pezzi di vestitini!
Colgo l’occasione per ringraziare le infermiere e il personale delle pulizie che “hanno chiuso un occhio” su quell’ insolito disordine!
Ho capito che si può dire molto di più regalando un oggetto fatto “da persone per persone” che non con un anonimo oggetto fatto in serie: non ho gettato mai qualcosa che mi è stato regalato che fosse fatto a mano: dalla bambolina peruviana fatta con i semi e il capellino in lana, al quadro patchwork della mia amica Daniela, dal centrino all’uncinetto della mia amica Anna, alla bottiglia blu decorata dalla mia amica Roberta!
Suggerimento strategico: se non volete che la vostra casa diventi quel tipico museo di oggetti personali tanto detestato, soprattutto dall’architetto che vi ha progettato l’appartamento, mettete questi oggetti in posti che solo voi potete vedere ma che al momento giusto vi fanno ricordare chi ve lo ha regalato.
Credetemi funziona è un ottimo toccasana: in questi tempi di crisi, tutto quello che può farci stare meglio a costo zero non è da trascurare!